…di punto smock e borsine…

Nei giorni scorsi mi è tornata sottomano questa foto sbiaditina e bruttina, ma a cui mi legano ricordi ancora nitidissimi. 

Quando Ceci era piccola decisi di imparare il punto smock o nido d’ape per ricamare i suoi vestitini. 

Andai ad imparare da una anziana signora che abitava in una caratteristica casa sulle colline più belle di Firenze, vicino al Poggio Imperiale. Mi insegnò a disegnare il reticolo di puntini attraverso cui passare il filo di seta che fissa le minuscole pieghe che sono alla base di questo ricamo. Ho usato in seguito più volte questo romantico punto decorativo, non solo per i suoi vestitini ma anche, tempo dopo, per un progetto condiviso con una bellissima realtà fiorentina. Realizzai infatti con sete meravigliose una collezione di borsine rinascimentali ricamate a punto smock che so essere state acquistate da stravaganti signore giapponesi ed americane in cerca di antichi sapori europei. Chissà adesso dove saranno le mie borsine e a quali serate di gala avranno preso parte…🥰

Mi resta solo questa foto e tanti ricordi di quelle ore passate a ricamare stoffe meravigliose che piega dopo piega prendevano forme di altri tempi. 

Anche questi sono stati esperimenti che avrebbero contribuito tutti insieme, qualche anno dopo,  alla nascita di Cecibirbona 😍😊❤️

Buona settimana, piena di sogni e di piccole belle cose a tutte voi ☀️

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